MILANO
GENOVA
DR. NICOLA URSINO
CHIRURGIA PROTESICA DI ANCA E GINOCCHIO
iPhysio
Piazza della Vittoria 9A, 16121 Genova (GE)
Tel. 010 0985771
CASA DELLA SALUTE - Genova Multedo
Via Multedo di Pegli 2C, 16155 Genova (GE)
Tel. 010 9641083
IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio
Via Cristina Belgioioso 173, 20157 Milano (MI) - Tel. 02 87370505
Casa di cura VILLA MONTALLEGRO
Via Monte Zovetto 27, 16145 Genova (GE)
Tel. 010 35311
Per appuntamento 348 7208495 info@nicolaursino.it
CASA DELLA SALUTE - Genova Quarto
Corso Europa 1075, 16148 Genova (GE)
Tel. 010 9641083
Casa di cura VILLA SERENA
Piazza Leopardi 18, 16145 Genova (GE)
Tel. 010 3535111
Palazzo della Salute - Wellness Clinic
Viale Teodorico 25, 20149 Milano (MI)
Tel. 02 33127012
email:privati.pds@grupposandonato.it
Whatsapp: 320 0659426
ALBENGA
OVADA
La protesi di ginocchio rappresenta l’unica terapia possibile in caso di degenerazione avanzata dell’articolazione. Si tratta della sostituzione chirurgica delle superfici articolari del femore e della tibia con componenti artificiali in modo da riprodurre il più fedelmente possibile tutti i movimenti dell’articolazione artrosica,ripristinare la mobilità articolare del paziente e ridurre il dolore causato dal danneggiamento dell'articolazione.
Per la fissazione della protesi all'osso è quasi sempre usato il cemento che ancora oggi garantisce la massima sicurezza in termini di ancoraggio della protesi all'osso. L’obiettivo finale dell’impianto della protesi del ginocchio è di far tornare il paziente a camminare correttamente senza dolore, correggendo l'eventuale deformità causata dall'artrosi, e recuperare un movimento dell'articolazione pressochè completo.
L’intervento di impianto della protesi è invasivo e richiede un periodo di riabilitazione post-intervento, ma garantisce il ritorno alla normale attività motoria del paziente. Inoltre, le ricerche nel campo della tecnologia delle protesi ci permette di ridurre costantemente l’invasività dell’intervento di impianto e soprattutto la durata dell’impianto protesico.
Centro Medico UNISALUS
Via Giovanni Battista Pirelli 16B, 20124 Milano (MI)
Tel. 02 48013784
Casa di cura SAN MICHELE
Viale Pontelungo 79, 17031 Albenga (SV)
Tel. 0182 574202
LABO, Laboratorio privato ovadese
Via Carducci 13, 15076 Ovada (AL)
Tel. 0143 81300
Dottor Nicola Ursino
Per appuntamento 348 7208495 info@nicolaursino.it
La protesi totale è composta da diversi componenti:
L’intervento di artroprotesi totale di ginocchio, eseguito quotidianamente nei centri specializzati, prevede l’eliminazione delle cartilagini consumate sulle superfici articolari del femore e della tibia mediante tecniche di preparazione dell’osso che ospiteranno le componenti protesiche ed il posizionamento delle componenti femorale e tibiale sulle due superfici. L’inserimento dell’inserto tibiale le rende congruenti, permettendo il movimento della nuova articolazione. L’utilizzo della protesi totale di ginocchio è indicato in caso di artrosi diffusa dell’articolazione.
Nell'ambito della chirurgia protesica di ginocchio abbiamo iniziato ad utilizzare un sistema di ultima generazione definito sistema SIGNATURE.
Il sistema Signature consiste in un programma di supporto alla chirurgia protesica di ginocchio, attraverso un sistema di pre navigazione costruito su un'indagine con diagnostica per immagini eseguita con apparecchiatura RMN o TC. L'esame consiste in una scansione dell'arto inferiore comprensivo di anca, ginocchio e caviglia, eseguita con un protocollo specifico. Un programma di ricostruzione tridimensionale dell'articolazione e dell'asse anatomico di tutto l'arto inferiore permette di realizzare due guide di posizionamento con lo scopo di personalizzare l'utilizzo delle maschere di taglio specifiche per l'impianto protesico. Il programma Signature offre alcuni vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale, associato all'impianto protesico Vanguard è possibile perfezionare la precisione chirurgica aumentando la capacità funzionale dell'articolazione protesizzata, non si rende necessario praticare alcuna alesatura del canale endomidollare per posizionare le classiche guide di taglio comuni alla maggioranza degli impianti protesici.
In questo modo vengono ridotti il sanguinamento intra e post-operatorio con ridotta necessità di trasfusioni e i tempi chirurgici.
I tempi di recupero post-operatorio per il paziente sono più brevi con conseguente diminuita degenza. A tal fine durante gli interventi utilizziamo strumenti che riducono nettamente la perdita di sangue durante e dopo l'intervento chirurgico con grande beneficio per il paziente e per il fisioterapista che segue e tratta il paziente nella fase successiva della riabilitazione.
Oggi nell'intervento di protesi di ginocchio, oltre al ripristino della funzione dell'articolazione e alla risoluzione del dolore, il chirurgo ortopedico deve ricercare il miglior trattamento per il paziente avvalendosi di strumenti che possono effettivamente ridurre drasticamente il periodo di ricovero ed accelerare la fase riabilitativa.
Nel caso in cui l’artrosi colpisca esclusivamente un solo compartimento, nella grande maggioranza dei casi il compartimento mediale, è invece indicato l’impianto di una protesi monocompartimentale, che sostituisce esclusivamente le cartilagini articolari del condilo femorale e del corrispondente emipiatto tibiale colpiti dall’artrosi. Anch’essa è costituita da una componente femorale, una tibiale e il cuscinetto meniscale.
L’impianto di una protesi monocompartimentale consente quindi di sostituire il solo comparto articolare danneggiato; infatti, a differenza dell'artroprotesi totale, ha il vantaggio di preservare entrambi i legamenti crociati, consentendo di conservare una cinematica pressochè normale del ginocchio, e di conservare il "bone stock" dell'articolazione femoro-rotulea e del compartimento opposto a quello affetto .
I vantaggi nell’utilizzo di una protesi monocompartimentale sono:
La protesi monocompartimentale impiantata con criteri di selezione corretti ed in pazienti selezionati permette un recupero funzionale più rapido rispetto alla protesi totale di ginocchio con minori perdite ematiche e minor durata del ricovero in riabilitazione.
L’artrosi femoro-rotulea è una causa comune di dolore anteriore di ginocchio e colpisce pazienti giovani e attivi che presentano compartimenti tibio femorali sani. Questa patologia sembra inoltre interessare maggiormente le donne.
L’indicazione alla protesi monocompartimentale femoro-rotulea nasce dalla necessità di andare a sostituire solo questo compartimento affetto da artrosi, risparmiando osso sano e legamenti.
Il successo di questo tipo di intervento è legato alla corretta scelta del paziente.
Il paziente inizia la riabilitazione con il fisioterapista già durante il ricovero nel reparto di ortopedia dal primo giorno dopo l'intervento chirurgico. Il fisioterapista inizia la mobilizzazione dell'arto operato prima al letto del paziente con attrezzatura dedicata Kinetek e prestando assistenza alla deambulazione con ausili (girello e poi bastoni canadesi). Nel reparto di riabilitazione si prosegue la fisioterapia con una seduta in palestra al mattino ed una al pomeriggio per circa 15 giorni con un fisioterapista dedicato. Durante la degenza nel reparto di riabilitazione saranno spiegati i movimenti concessi ed i movimenti da evitare per i pazienti portatori di protesi di ginocchio e la tempistica del recupero completo del movimento articolare e della deambulazione. La riabilitazione e il ripristino del tono muscolare sono di fondamentale importanza per conseguire un buon risultato in termini di articolarità e stabilità del ginocchio operato.