PRP: fattori di crescita piastrinici per rigenerare i tessuti in ortopedia
Il PRP, dall’acronimo inglese Platelet-Rich Plasma, che in italiano possiamo tradurre come “Plasma Ricco di Piastrine”, è un trattamento medico innovativo nell’ambito della medicina rigenerativa.
Si tratta di un gel piastrinico, ovvero un prodotto di derivazione ematica, ottenuto concentrando le piastrine mediante un processo di filtrazione e centrifugazione del sangue (2), prelevato dal paziente che deve essere curato (1).
Eseguita l’infiltrazione del PRP nella sede di lesione (4), le piastrine rilasciano numerose sostanze definite fattori di crescita, in grado di stimolare localmente il processo di guarigione tissutale, modulando l’infiammazione, la produzione di collagene e la moltiplicazione di cellule cartilaginee, ossee o tendinee.
La loro azione è quindi solo modulatoria e stimolatoria di un processo naturale di guarigione, a differenza delle cellule staminali, sempre utilizzate nella medicina rigenerativa, che sono direttamente responsabili dell’eventuale guarigione.
In ambito ortopedico, attraverso infiltrazioni locali, il PRP trova un positivo impiego nel trattamento di:
- Artrosi. Patologia degenerativa diffusissima che colpisce la cartilagine articolare e quindi l’intera articolazione, causando infiammazione e degenerazione che si traducono in dolore e limitazione funzionale.
- Lesioni della cartilagine. La cartilagine articolare è un tessuto elastico dotato di notevole resistenza alla pressione e alla trazione; essa riveste le estremità articolari delle ossa in modo da proteggerle dall’attrito, salvaguardando così i normali rapporti articolari e permettendo il movimento. Per cause meccaniche o metaboliche, la cartilagine articolare può andare incontro ad alterazione della sua fisiologica struttura, lasciando così scoperto e non protetto dall’usura l’osso sottostante.
- Lesioni meniscali. I menischi sono due strutture fibro-cartilaginee situate all’interno dell’articolazione del ginocchio interposte tra la tibia e il femore; sono cuscinetti che permettono di ammortizzare le sollecitazioni meccaniche armonizzando la congruenza articolare. I menischi possono andare incontro a lesioni acute, in seguito a traumi distorsivi del ginocchio o a degenerazioni croniche, causando infiammazione articolare, dolore, blocco articolare.
- Infiammazione acuta di tendini e legamenti. I tendini, infatti, sono soggetti ad un fisiologico invecchiamento con perdita di elasticità e resistenza causate da alterazioni metaboliche, riduzione della vascolarizzazione a livello preinserzionale, microtraumatismi ripetuti dovuti ad attività professionali o sportive, precedenti patologie tendinee, malattie metaboliche specifiche quali l’iperuricemia e l’ipertiroidismo, cause iatrogene dovute all’uso di alcuni farmaci, quali ad esempio il cortisone, fluorchinolonici, statine.
- Tendinopatie croniche, quali quelle della cuffia dei rotatori, l’epicondilite, la tendinite achillea, la fascite plantare, le pubalgie.
- Lesioni tendinee e legamentose, ad esempio della spalla, ginocchio o caviglia.
- Lesioni muscolari minori.
- Accelerazione nella riparazione delle fratture.
- Necrosi o comunque distruzione del tessuto osseo.
- Rinforzo dei tessuti in caso di applicazione di protesi.
Fra i vantaggi principali del PRP che lo hanno portato ad essere uno tra i fattori di crescita più sperimentati e proposti con scopo terapeutico per patologie ortopediche vi è la sicurezza, in quanto il sangue viene prelevato dal paziente stesso che lo utilizzerà – PRP autologo – e i tempi di guarigione più rapidi di quelli riscontrabili normalmente.
Il PRP ha precise indicazioni e modalità di utilizzo: è fondamentale un’accurata valutazione superspecialistica per valutare il potenziale beneficio sul singolo paziente.